Accoglienza nei gruppi-appartamento


Fra tutte le attività che il Servizio Accoglienza Vita ETS mette in campo, i gruppi-appartamento rappresentano la risorsa più significativa perché rispondono a bisogni forti e sempre attuali nei confronti della maternità in solitudine e della vita nascente, i quali necessitano sempre più risorse strutturali, economiche ed energie umane qualificate.

Destinatari dell'accoglienza

L'accoglienza si rivolge sopratutto a donne sole, in gravidanza o madri con figli minori, ma anche padri soli con figli senza legami affettivi né supporti famigliari e che si trovano in grave disagio economico e sociale o nuclei famigliari (con figli minori e/o in presenza di stato di gravidanza) e che rischiano la disgregazione:
Tutti hanno problemi di alloggio e di integrazione relazionale, ma l'indicatore che viene tenuto maggiormente in considerazione é quello di una scelta di maternità difficile, coraggiosa e quasi sempre affrontata in solitudine.


Significato dell'esperienza

L'accoglienza nei gruppi-appartamento del SAV si propone come un'esperienza-ponte tra una situazione di disagio ed emarginazione ad una autonomia personale e inserimento sociale.
Come tale, l'accoglienza ha carattere di temporaneità (da 3-6 mesi ad un massimo di 2-3 anni), durante questo periodo le ospiti avranno da possibilità di:
  1. Trascorrere la gravidanza e il puerperio in un ambiente rassicurante e sereno
  2. Fruire del sostegno socio-educativo degli operatori del SAV
  3. Sperimentare un'impegnativa vita di condivisione che permette lo sviluppo di relazioni sociali
  4. Attuare un percorso crescita personale
  5. Intraprendere un corso di formazione professionalizzante mirato all'inserimento lavorativo
  6. Iniziare un'attività lavorativa che permetta loro una successiva indipendenza economica (dopo l'inserimento del/dei figlio/i nel circuito scolastico)
  7. Reinserirsi nel tessuto sociale territoriale in una prospettiva di futura autonomia

Al momento della dimissione, contestuale all'individuazione di un alloggio privato o all'assegnazione di in un alloggio di edilizia pubblica avranno già sperimentato i problemi e gli imprevisti che comporta la gestione autonoma di un appartamento, sentendosi più forti e rassicurate. E' importante anche l'aggancio delle ospiti al territorio di appartenenza, affinché l'appartamento non sia vissuto come realtà isolata, a sé stante dal contesto generale.

Organizzazione

Per garantire una buona qualità della convivenza si richiede la condivisione dello spirito che anima l'esperienza e l'osservazione delle regole che il SAV ha stabilito nel rispetto delle reciproche specificità (di razza, cultura, religione....) e nella definizione dei rapporti con il SAV e i suoi operatori.
Vige un regolamento che viene letto, illustrato e consegnato al momento dell'accoglienza e a cui occorre aderire incondizionatamente.
Tutte le richieste di inserimento, dopo il parere tecnico, devono comunque essere approvate dalla Responsabile come da mandato del Consiglio Direttivo.
Il SAV dispone oggi di 11 appartamenti: i più spaziosi ospitano in media 2-3 madri sole con i loro bambini, i restanti più piccoli sono riservati all'accoglienza di nuclei familiari (padre, madre e minori).

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Scarica il Regolamento per la convivenza - Madri o padri soli con bambini

Scarica il Regolamento per famiglie con figli in appartamento ad uso esclusivo